Quando nel 2002 esisteva il canale GayTv: parla un ex conduttore
01 Apr 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti
Era il 2002 quando dagli studi di Milano è andata in onda per la prima volta l’emittente GayTv, un canale dedicato al pubblico LGBT+. Altri anni, altra epoca. Fra i volti che lo hanno animato (e che sono tutt’ora famosi) c’è Fabio Canino, Luca Zanforlin, Alessandro Cecchi Paone, Pierluigi Diaco e anche La Pina e Diego Passoni ora veejay di RadioDeejay.
Fra i debuttanti impossibile non citare Alex Giangrande che all’epoca aveva solo 25 anni. “Venivo dalla moda e dalla musica. Quando mi presero non si sapeva ancora che tipo di trasmissione avremmo presentato. Gli autori lo avrebbero deciso di lì a poco”. Ha confessato il conduttore a TvBlog. La coordinatrice delle produzioni, Elena Bianchi, all’epoca confessò che per scegliere i conduttori vennero provinati oltre cinquecento ragazzi: il 70% erano maschi gay, il 25% maschi etero e solo il 5% lesbiche.
GayTv ha chiuso i battenti nel 2008.
“Quel posto era magico, solo chi ci ha lavorato lo può capire” – le parole di Alex Giangrande – “C’era un’energia pazzesca. Il potenziale era alto, così come le aspettative. Sentivamo la responsabilità addosso. Eravamo giovani, creavamo robe divertenti. Svegliarsi la mattina e andare in studio era bellissimo. […] “Gli studi erano un’oasi di felicità, eravamo super tranquilli. C’era tanta scioltezza nelle relazioni e nei rapporti. Da fuori capitò che la gente ci telefonasse per offenderci. Una volta eravamo in diretta io e Diego, stavamo scherzando e una signora ci chiamò per dirci che eravamo dei degenerati”.
Alex Giangrande di GayTv: “Molti non potevano guardarci”
“Ci scrivevano dalla Sicilia e dalla Calabria dei ragazzi che ci confidavano di non poterci guardare. Se i genitori avessero scoperto che si sintonizzavano su Gay Tv sarebbe successo un casino. In questo senso, credo che la rete abbia dato una mano per far capire che, a quell’ora, tra il guardare Close Up e MTV non c’era differenza. Qualcuno ci vedeva assieme alla mamma o al papà, non eravamo un canale vietato ai minori, non si faceva nulla di strano”.
Oggi una rete dedicata esclusivamente a un pubblico LGBT+ potrebbe risultare anacronistica ma all’epoca ha aiutato moltissimi ragazzi e ragazze ad accettarsi.
GayTv, la storia del canale
GayTv è nata, a detta dei suoi promotori, da un sogno: “quello di dare vita a un luogo dove gli omosessuali siano visibili e possano sentirsi autorizzati a esprimersi liberamente, a mostrarsi, a condividere interessi, passioni, curiosità“. I conduttori di punta: “sette intraprendenti giovinastri, cinque maschietti e due femminucce, equamente ripartiti tra gay, etero e bisex, di età compresa tra i 22 e i 34 anni. Che lavorano fianco a fianco nell’avveniristico Loft-Studio, sede dell’emittente progettato e realizzato da Sony Italia a Milano, dove i produttori hanno considerato fosse meglio allestire un progetto così innovativo“.