Pechino Express 2022: ecco chi ha vinto la nuova edizione
12 Mag 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Dopo 10 puntate e un viaggio da Sultanhani ad Abu Dhabi e Dubai, ieri sera si è conclusa la nuova edizione di Pechino Express. A trionfare è stata la squadra dei Pazzeschi, formata da Victoria Cabello e Paride Vitale. Medaglia d’argento per Mamma e Figlia, Natasha Stefanenko e Sasha Sabbioni e sul terzo radino del podio si sono piazzati gli Sciacalli Fru e Aurora Leone.
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Il terzo posto della finale di #PECHINOEXPRESS se lo aggiudicano gli #SCIACALLI ❤️ @gianluca_fru @aurora__leone pic.twitter.com/mCGdvVlRrR
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#MAMMAeFIGLIA senza paure✈️#PECHINOEXPRESS pic.twitter.com/rM9oGMreOF
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Pechino Express 2022: le parole di Costantino Della Gherardesca a GQ.
“Credo che il ritorno avvenga nel momento giusto per un programma come questo: dopo due anni, infatti, dopo il Covid e i lockdown, sembra che si stia tornando a viaggiare e sappiamo quanto il viaggio sia al centro del nostro racconto. L’ultimo Pechino Express è stato un grande successo: non può essere ripetuto, in un certo senso, ed è una fortuna, visto che le ultime quattro puntate del programma erano andate in onda durante il lockdown.
Chiaramente io mi auguro che da un punto di vista umano, sociale ed economico la gente torni a essere in ottima salute ma anche soprattutto, lo ripeto, che torni a viaggiare e a ridare vita all’economia globale con le proprie passioni. Abbiamo vissuto un periodo in cui non toccavamo più con mano gli aspetti migliori del mondo globalizzato perché a viaggiare erano solo le merci e non le persone; adesso finalmente, se saremo fortunati, torneremo anche noi ad avere gli stessi sogni e le stesse aspettative che avevamo tre o quattro anni fa per il nostro futuro.
Esatto, alla base di Pechino Express c’è l’idea che sia fondamentale aprirsi il più possibile alle altre culture. E non lo dico affatto da un punto di vista ecumenico; il mio è un invito con dei risvolti psicologici, sociali e anche economici: se una persona vive in Italia, per conoscerla veramente e accompagnarne l’evoluzione, è importante che veda come gira il resto del mondo, che si crei dei termini di paragone. Sono molto convinto di questo: per conoscere a fondo il proprio Paese paradossalmente bisogna conoscere il Giappone, la Corea, la Siberia, l’Ecuador e via dicendo”.