Papa Francesco parla ai cattolici LGBT: “La Chiesa non vi rifiuta. Chi vi allontana vuole una setta”

10 Mag 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Papa Francesco sui fedeli LGBTQ

Rispetto ai suoi predecessori Papa Francesco si è dimostrato molto più aperto verso la comunità LGBTQ. Il Pontefice in più occasioni ha condannato l’omofobia (e si è detto favorevole alle Unioni Civili) e ieri ha risposto a delle domande che gli ha posto il gesuita James Martin, redattore della rivista America e consultore del Dicastero vaticano per la Comunicazione, impegnato da anni nella pastorale delle persone LGBT.

“La cosa più importante che le persone LGBT dovrebbero sapere su Dio? Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E ‘lo stile’ di Dio è vicinanza, misericordia e tenerezza. Lungo questa strada troverete Dio. Cosa vorrei che le persone LGBT sapessero della Chiesa? Vorrei che leggessero il libro degli Atti degli Apostoli. Là troveranno l’immagine della Chiesa vivente.

Rifiuto dalla Chiesa verso le persone LGBTQ? Vorrei che lo riconoscessero non come ‘il rifiuto della Chiesa’, ma piuttosto di ‘persone nella Chiesa’. La Chiesa è madre e chiama insieme tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio la parabola degli invitati alla festa: ‘i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, ecc’.  Una Chiesa ‘selettiva’, di ‘sangue puro’, non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta”.

Questo ovviamente non fa di Papa Francesco un vero alleato della comunità LGBT (e credo che nessuno si aspetti questo da chi è a capo della religione cattolica), ma le sue parole sono comunque importantissime e lo dico da ateo. Sono anche sicuro che per i credenti LGBT queste piccole aperture siano rincuoranti.

Papa Francesco: le parole di qualche anno fa sulla comunità LGBT.

“In passato ho detto che ‘se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?’ Avevo parafrasato a memoria il Catechismo della Chiesa cattolica, dove si spiega che queste persone vanno trattate con delicatezza e non si devono emarginare. Innanzitutto mi piace che si parli di persone omosessuali: prima c’è la persona, nella sua interezza e dignità. E la persona non è definita soltanto dal suo orientamento. Non dimentichiamoci che siamo tutti creature amate da Dio, destinatarie del suo infinito amore.

Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”.

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