Palermo, coppia gay aggredita da un gruppo dei ragazzini: uno dei due finisce in ospedale

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Nuova aggressione omofoba, questa volta in Sicilia. Due ragazzi piemontesi ieri sera erano a Palermo alla ricerca di un bed and breakfast quando sono stati pestati da un gruppo di minorenni. I turisti si stavano tenendo mano nella mano e quattro ragazzini li hanno presi di mira, prima ridendo e poi passando alle offese omofobe. Dalle parole alla violenza fisica, i bulli hanno picchiato la coppia, arrivando anche a tirare una bottiglia di vetro in faccia ad uno dei due ragazzi. Il giovane è rimasto ferito ed è stato trasportato subito al pronto soccorso.



Un’amica delle vittima ha dichiarato: “Da quando hanno messo piede in città. Sono stati minacciati per strada almeno tre volte. Palermo si rivela una città omofoba“.

A da la notizia poche ore fa in esclusiva è stata La Repubblica: “È stato decisamente un sabato sera da dimenticare per una coppia gay di Torino in visita a Palermo. Poco dopo le 21,30, all’angolo tra via Maqueda e via dell’Università, due giovani sono stati aggrediti da quattro giovanissimi, che precedentemente li avevano offesi perché si tenevano mano nella mano. Un aggressore ha anche lanciato una bottiglia in faccia a una delle vittime, che è rimasta ferita a pochi centimetri dall’occhio. Poco dopo, la coppia è stata soccorsa da un gruppo di amici. Sul posto sono intervenute tre volanti della polizia“.



Ai detrattori del DDL Zan chiedo: questi due ragazzi sono stati picchiati perché erano torinesi? Perché indossavano dei jeans? O forse perché sono gay? Diciamolo chiaramente, che fanno schifo i bulli, tanto quanto certi politici che continuano a negare che l’omofobia esista e che sia un problema serio nel nostro paese. Non si tratta del fantasma gender, ma di migliaia, milioni di persone che devono avere paura ad essere loro stessi per strada.