Il napoletano di Geolier attaccato da esperti, risponde il direttore d’orchestra

03 Feb 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

geolier napoletano

Da quando Tv Sorrisi & Canzoni ha pubblicato i testi delle canzoni del Festival di Sanremo, Geolier è stato attaccato da molte persone sui social per l’uso del dialetto napoletano. Se da una parte Barbara d’Urso l’ha applaudito divertendosi a tradurre il testo, dall’altra puristi della lingua come gli scrittori Maurizio De Giovanni e Angelo Forgione lo hanno attaccato accusandolo di aver inventato parole e fatto errori di sintassi.

“Il napoletano è una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Nessun giudizio sull’artista, il suo valore musicale o il suo successo che peraltro gli auguro con tutto il cuore da conterraneo e tifoso di ogni espressione positiva del territorio, ma il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto. Qui non si tratta di scomodare Di Giacomo, Viviani o De Filippo. Andate a vedere la scrittura dei testi di Pino Daniele. Sono tutti disponibili in rete. Guardate come sono scritti. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà”.

Le parole di Maurizio De Giovanni hanno anticipato quelle di Angelo Forgione.

“Non sono riuscito a leggere il testo fino in fondo perché mi è improvvisamente calata la vista e poi mi è apparso Salvatore Di Giacomo sanguinante in croce. Il post non attacca Geolier né la sua canzone (inedita) ma analizza una questione linguistica. Evidenzio gli errori. Vocali sparite, totale assenza di raddoppio fonosintattico delle consonanti, segni di elisione inesistenti, o inventati dove non ci vogliono (vedi il titolo). Una lingua perfetta per il rap e non solo, ma il napoletano, non questo scempio. E chi non prova imbarazzo è complice dell’offesa dell’alta dignità dell’unico sistema linguistico locale d’Italia di respiro internazionale, proiettato sull’orizzonte artistico globale proprio attraverso la Canzone. È la deturpazione dei costumi. Altro che ananas sulla pizza”.

Il napoletano di Geolier attaccato da esperti, risponde il direttore d’orchestra

In queste ore la polemica è arrivata anche alle orecchie di Geolier che tuttavia ha preferito non rispondere. Lo ha fatto per lui Checco D’Alessio, direttore d’orchestra che lo accompagnerà all’Ariston.

“Non sta succedendo niente di così grave, dico sempre che questa è una forma di auto razzismo” – ha dichiarato a RTL – “La polemica parte da Napoli e non dovrebbe essere così. Ha scritto come parla, altrimenti dovremmo mettere in discussione tutto ciò che ha fatto precedentemente. Le prove sono state stratosferiche”.

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