Mughini scrive una lettera pubblica a un suo ex coinquilino del Grande Fratello
18 Nov 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Giampiero Mughini è rimasto al Grande Fratello un mese esatto e se non si fosse ritirato sarebbe andato avanti senza problemi, dato che il pubblico lo ha sempre premiato in ogni televoto. Eppure, dopo trenta giorni di isolamento, il giornalista ha chiesto di tornarsene a casa sua e gli autori – per rispetto – non hanno battuto ciglio.
Tornato alla sua vita di tutti i giorni, Mughini ha scritto una lettera aperta che ha indirizzato proprio a Dagospia. Lo stesso portale a cui aveva scritto per annunciare il suo ingresso nella Casa.
“Mi mancheranno molto gli uomini e le donne con i quali per un mese e passa ho convissuto nella dannatissima “Casa del Grande Fratello” che sorge, assieme straripante e impervia, sulla collinetta di Cinecittà. E siccome i miei compagni di avventura rimanevano a confabulare sino a tarda notte, laddove io mi attenevo alla ormai remota abitudine di chiudere la giornata entro alla mezzanotte, alla mattina non mi svegliavo mai dopo le otto. Quando ancora la gran parte della nostra congrega stava dormendo il sonno dei giusti”.
Mughini, l’elogio a Schwazer
Come prevedibile, nella lettera Mughini ha parlato soprattutto di Schwazer tessendone le lodi.
Ecco uno stralcio della sua lettera:
“Vederlo allenarsi ogni mattina era per me che amo lo sport alla pazzia uno spettacolo indimenticabile. Alto 1,87 Alex è un uomo del tutto verticale. Dalla cintola in su è magrissimo, tutt’ossa. Dalla cintola in giù le sue gambe sono come segnate da un unico e lunghissimo muscolo che è come se le rendesse bollenti di agonismo. La sua falcata è ai confini con l’opera d’arte, le gambe è come se poggiassero sul terreno e rimbalzassero e attraversassero l’aria nello stesso tempo. Una falcata dopo l’altra, a un tempo che Alex cronometrava e che era superiore di niente a quello dei suoi trionfi di quindici anni fa. Di prima della pena che gli ha inflitto la Wada. Ti abbraccio, Alex”.