Mattia Carrano: i segreti per recitare i due gemelli in Prisma, la serie LGBT+ del momento

10 Nov 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

mattia carrano prisma foto

Mattia Carrano è il protagonista della serie italiana LGBT+ del momento, Prisma, disponibile su Prime Video di Amazon. Come probabilmente già saprete i protagonisti della serie sono Andrea e Marco, due gemelli diciassettenni alle prese con amori e amici. Se uno di loro è etero e cisgender, ovvero non ha problemi con il proprio sesso assegnato alla nascita, l’altro non ha ancora ben capito la propria identità di genere che considera fluida, così come il proprio orientamento sessuale.

La serie, realizzata da Ludovico Bessegato (papà di Skam Italia), segna così il debutto di Mattia Carrano che trova sul set anche Lorenzo Zurzolo, già visto in quella ciofeca di Baby di Netflix. Intervistati dai SlimDogs per Prime, Mattia e Ludovico hanno svelato le difficoltà di girare le scene dei gemelli. “Sono stato quattro ore a lavarmi i denti girando la scena del bagno!“, ha esordito l’attore.

“Se hai un attore che deve fare due personaggi, se ti va bene devi fare tutto due volte. Ma i gemelli hanno i capelli diversi, durante la serie uno di loro aveva pure un taglio sul labbro. […] Ci sono mille modi per fare queste scene, gli americani queste cose le fanno con i face replacement ovvero con i pallini in faccia e ricrei la faccia in 3d, noi abbiamo usato proprio la vecchia tecnica usata anche in Friends, una cosa vecchia come il mondo.

Nella scena allo specchio Mattia Carrano ha recitato parlando con la spalla [della controfigura, ndr], la parte difficile è stata quando uno dei due gemelli ha portato la mano nella parte opposta dell’inquadratura. Lì è un effetto speciale, credo sia il rotoscopio: ovvero la mano che viene tagliata e si sovrappone all’altro. […] Lui ha dovuto recitare tutti e due le parti e la controfigura ha dovuto imparare tutti i suoi tempi”.

Mattia Carrano: “A volte sbagliavo i ruoli”

A dire la sua anche Mattia Carrano: “A volte mi sbagliavo e quando ero Marco recitavo Andrea o viceversa. Il ruolo più semplice è stato quello di Andrea perché era più simile a me, Marco era un personaggio più introverso lo recitavo con le spalle chiuse e la voce bassa“.

Prisma è un gioiellino e se non l’avete ancora vista recuperatela immediatamente.

 

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