Mario Rosini da Sanremo a The Voice Senior: “Al Festival oggi? Più sconosciuti rispetto a quando lo feci io”

17 Feb 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

mario rosini sanremo

Mario Rosini nel 2004 ha partecipato alla sua prima (e al momento) unica edizione del Festival di Sanremo conquistando il secondo posto dietro Marco Masini. La famosa edizione condotta da Simona Ventura che è stata “boicottata dalle case discografiche” e che ha costretto la conduttrice, con il direttore artistico Tony Renis, a chiamare “tutti sconosciuti o cantanti senza contratto”.

Di Mario Rosini in questi anni se ne sono perse le tracce (almeno a livello mainstream) e ieri sera è tornato in gara partecipando a The Voice Senior non venendo però riconosciuto da nessuno a eccezione di Gigi D’Alessio.

“Come sono arrivati a Sanremo? La mia casa discografica fece domanda e Tony Renis approvò il brano. ‘Sei La Vita Mia’ piacque molto e mi regalò un ottimo secondo posto. Fu una bella apparizione e rimanemmo tutti soddisfatti” – ha dichiarato il cantante a TvBlog – “Dopo quell’esperienza provai a riaffacciarmi al Festival, ma trovai sempre le porte chiuse. La musica però mica finisce, resta anche senza un’esposizione mediatica. Il pubblico magari si aspettava una continuazione che non c’è stata. Non so spiegarne i motivi, il mio compito era cantare bene, il resto non lo gestivo io”.

Mario Rosini: “Ho fatto domanda per Sanremo ogni anno, poi mi sono arreso non volevo sembrare un altro Jalisse”

“Ho fatto domanda praticamente ogni anno, fino a due anni fa. Poi ho detto ‘basta’, sennò sembravo un altro Jalisse. Ormai i tempi sono cambiati, pazienza. Non mi scoraggio, la musica non ha confini e non ha bisogno di queste conferme. Nell’ultimo disco di Massimo Ranieri ho curato tutta la parte relativa ai cori. Purtroppo la gente che non ti vede più in tv pensa che non lavori e hai cambiato mestiere”.

E su Simona Ventura e Tony Renis, Rosini ha così commentato: “Non li ho più incrociati. Sono anni che non li vedo e non li sento“.

Quando però il giornalista gli ha ricordato “il boicottaggio della kermesse da parte delle case discografiche portò alla composizione di un cast che venne considerato un po’ da tutti di ‘serie B’“, Mario Rosini ha così risposto:

“Non era un cast di serie B, ti devo correggere. Non era un gruppo di totali sconosciuti. C’erano Masini, Neffa, Piotta, Pappalardo, Bungaro, Mingardi, Dj Francesco, Daniele Groff allora in auge, Meneguzzi al top della carriera, Mario Venuti. Vedo più sconosciuti oggi rispetto a quando lo feci io. […] Al Festival di quest’anno dieci cantanti non sapevo sinceramente chi fossero, eppure vivo in Italia. Dicono che hanno i follower, ma la musica si basa sui follower o sulle emozioni? Questo è stato a tutti gli effetti il Sanremo delle radio. Tutti i brani sono altamente radiofonici. Senza contare che ormai è diventata una rincorsa al look. Si dà sempre più importanza all’effimero e ci stiamo allontanando dalla verità della musica”.

Più che Rosini direi Rosichini.

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