Luke Newton: ecco cosa ha in comune (e cosa no) con Colin Bridgerton

10 Mag 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Luke Newton

La prossima settimana Netflix pubblicherà la prima parte della terza stagione di Bridgerton che avrà come protagonisti Luke Newton e Nicola Coughlan che interpretano rispettivamente Colin Bridgerton e Penelope Featherington, ovvero Lady Whistledown.

La serie Bridgerton – come i libri da cui è tratta – ogni stagione ha un focus su un fratello Bridgerton e stavolta dopo Daphne e Anthony è la volta di Colin. A domanda diretta di Vanity Fair a Luke Newton: “È pronto al tipo di successo che una serie come questa porta ai suoi protagonisti?” l’attore ha risposto:

“Non lo so, è qualcosa a cui non penso, non riesco nemmeno a capire quale sarà il percorso che mi aspetta. Ovviamente l’ho già visto accadere in precedenza ad altri, ma quando tocca a te è diverso. So solo che amo trascorrere del tempo con coloro che mi sono vicini e sono bravi a mantenere tutto normale. Mia sorella mi manda sempre messaggi in cui mi dice che per lei sono solo Luke. È il complimento più grande. Mi dice: stai facendo le cose più pazze, la tua vita sta per cambiare drasticamente, ma per me sei solo mio fratello”.

Luke Newton: ecco cosa ha in comune (e cosa no) con Colin Bridgerton

Sempre fra le pagine di Vanity Fair, l’attore ha svelato cosa pensa di avere in comune col personaggio che interpreta.

“Io e Colin? Siamo entrambe persone molto empatiche, cerchiamo di capire cosa stanno attraversando gli altri in modo da aiutarli. Tra noi due c’è sicuramente somiglianza. Colin è un personaggio con cui è davvero facile relazionarsi, è un giovane affascinante e simpatico, molto premuroso e gentile e con un bizzarro senso dell’umorismo. Sono fortunato: il divario tra me e lui non è poi così grande”.

E ancora:

“Se c’è qualcosa che invidio a Colin? La mancanza di tecnologia! Credo che sarebbe divertente provare a vivere così, avere la quantità di tempo che hanno i personaggi di quell’epoca, tempo per fare passeggiate, colazioni in famiglia. La vita oggi è molto frenetica e succedono tante cose in continuazione, ma provare a dare più tempo e peso alle relazioni di persona non sarebbe male. Detto questo, Bridgerton racconta un’epoca in modo molto idealistico, edulcorato, in cui tutto è molto romantico e bello, cosa che non credo che la Londra del 1830 fosse».

 

 

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