Luis Sal replica di notte al video di Fedez e lancia una frecciatina

09 Giu 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Luis Sal replica

A 24 ore dalle rivelazioni di Fedez, ieri sera Luis Sal ha raccontato la sua versione dei fatti ed ha spiegato come mai è sparito da Muschio Selvaggio. Il rapper nella notte ha risposto con una serie di storie in cui ha parlato di alcuni doveri di cui Luis non si sarebbe fatto carico. Il botta e risposta è continuato con lo youtuber, che ha pubblicato sul suo profilo Instagram una storia con ‘La calunnia è un venticello (cavatina di Don Basilio)’ tratta da Il Barbiere di Siviglia.

Ma si può battibeccare così? Certe cose andrebbero risolte da persone mature e serie nelle giuste sedi…

 

Luis Sal: com’è nata l’amicizia con Fedez.

“Nel 2017, ho iniziato a pubblicare i miei video su YouTube. Sei mesi dopo lui, che nel frattempo li aveva notati, mi ha invitato al suo compleanno. È stato in quell’occasione che ci siamo incontrati per la prima volta (…) Sono andato a Milano col mio regionale da 15 euro. – Ha raccontato Luis Sal 3 anni fa – C’erano tutti: lui, la Ferragni, tutto quel mondo, una follia. E poi c’ero io. È un po’ come se fossi entrato a far parte della famiglia ancora prima di conoscerli di persona. Chiara mi ha raccontato che Federico guardava i miei video sul cellulare. Per assurdo, loro mi hanno conosciuto prima di me. Fedez ha cominciato a seguirmi sui social. Appena me l’hanno detto, ho cominciato anch’io a fare lo stesso con lui”.

E adesso facciamoci tutti un po’ di cultura…

La calunnia è un venticello
Un’auretta assai gentile
Che insensibile, sottile,
Leggermente, dolcemente,
Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
Sottovoce, sibilando,

Va scorrendo, va scorrendo

Va ronzando, va ronzando
Nell’orecchie della gente
S’introduce, s’introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo,
Prende forza a poco a poco,
Vola già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d’orror gelar.

Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia,
E produce un’esplosione
Come un colpo di cannone,
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l’aria rimbombar.

E il meschino calunniato,
Avvilito, calpestato,
Sotto il pubblico flagello,
Per gran sorte va a crepar

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