Lucia Annunziata sbotta con la Ministra Roccella e scappa la parolaccia in diretta

19 Mar 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Lucia Annunziata e la parolaccia

Oggi a Mezz’Ora in Più su Rai Tre Lucia Annunziata ha ospitato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella.

In studio le due hanno discusso di maternità surrogata e dei figli di coppie omogenitoriali che non possono più essere registrati al comune di Milano. Fino a pochi giorni fa infatti il comune di Milano trascriveva i certificati di nascita esteri dei figli delle famiglie arcobaleno. Tutto questo ha subito uno stop dopo una circolare del Prefetto di Milano.

Lucia Annunziata sbotta e poi chiede scusa.

In studio la Roccella non è arretrata di un passo ed ha dichiarato che il governo non ha tolto nessun diritto ai bambini e ha svicolato dal discorso iniziando a parlare di maternità surrogata. L’Annunciata però ha provato a riportare il discorso sui bambini già nati e sullo stop alle trascrizioni. Presa dal discorso la presentatrice si è lasciata scappare una parolaccia: “Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi ca**o!“. Lucia si è subito scusata: “Oddio scusate. Perdono, chiedo perdono ai nostri spettatori. Chiedo davvero scusa al pubblico“.

Le parole di Alessia Crocini (presidente di Famiglie arcobaleno) sullo stop alle trascrizioni.

“Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo. Siamo consapevoli di quanto questo governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia. Ma i bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ci saranno conseguenze sulla vita dei figli di genitori omosessuali dopo lo stop alle registrazioni a Milano e la bocciatura in Senato al regolamento europeo di filiazione”.

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