Lorenzo Biagiarelli replica alle accuse dopo la morte della ristoratrice
15 Gen 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 4 minuti
Nei giorni scorsi è diventata virale la risposta di una ristoratrice ad una recensione negativa di un omofobo lasciata sulla pagina Google del suo locale. In poche ore sono stati pubblicati centinaia di articoli per la risposta da applausi di Giovanna Pedretti, la titolare del ristorante. Eppure qualcuno ha sollevato dei dubbi, in primis il Tg3 e Lorenzo Biagiarelli, che sui suoi profili social ha fatto una precisa analisi.
“La notizia del giorno è quella di una pizzeria che riceve una recensione omofobia e abilista su Google, risponde con forza, pubblica lo screenshot sui propri social, riceve centinaia di commenti positivi e di recensioni a 5 stelle di incoraggiamento. ‘Mi hanno messo a sedere di fianco a dei gay, e c’era pure un ragazzo in carrozzina, mi sono sentito a disagio’. E la titolare: ‘la invito a non tornare da noi, a mio che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati’. La storia finisce su tutti i giornali. Eppure se diamo un’occhiata allo screenshot. Sembra falso. Il font della recensione, come quello della risposta, è diverso da quello usato da Google. Google Maps usa Product Sans, mentre questo è un altro. Le scritte di Google (‘risposta del proprietario’ ‘6 recensioni’, gli stessi loghi) sono sgranati, mentre il corpo del testo è perfettamente a fuoco. Alcune lettere escono dalla linea immaginaria tracciata dai tre puntini in alto.
Sia la recensione che la risposta presentano simili errori di ortografia. Il più evidente è la minuscola dopo tutti i punti. Sembrano scritte dalla stessa mano. Insomma, siamo sicuri che questo screenshot sia autentico? Se lo screen fosse davvero falso, ci troveremmo di fronte a parecchie implicazioni scomode. Non solo l’utilizzo di abilismo e omofobia come leva di marketing, ma anche l’inesistente controllo della veridicità del materiale digitale da parte della stampa”.
Riassunto: locale pubblica lo screenshot di una recensione omofoba e abilista con la risposta della titolare che invita l’avventore a non tornare più. Pieno di like, articoli su tutti i giornali. Io sollevo il dubbio che quello screen fosse un fake. Nelle foto, il seguito. pic.twitter.com/OCJhVf4bBQ
— Lorenzo Biagiarelli (@lorenzobiagiare) January 13, 2024
Qui invece il @Tg3web di stasera. Direi che possiamo chiuderla qui. pic.twitter.com/QfOojLmxQi
— Lorenzo Biagiarelli (@lorenzobiagiare) January 13, 2024
Lorenzo Biagiarelli dopo la morte della signora Giovanna.
La titolare del locale sabato è stata raggiunta anche da un inviato del Tg3, davanti alle telecamere è apparsa in evidente difficoltà, ma ha comunque dichiarato che la recensione non era falsa. Ieri però è arrivata la tragica notizia, il corpo di Giovanna Pedretti è stato recuperato dalle acque del fiume Lambro a Sant’Angelo Lodigiano (sembra che la donna si sia tolta la vita). Non appena la notizia ha iniziato a circolare qualcuno sui social ha puntato il dito contro Lorenzo Biagiarelli che quindi ha deciso di dire la sua su Instagram.
“Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna, e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social’ dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza. Vi invito solo, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità. – ha continuato Lorenzo Biagiarelli – Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero fare pensare a un gesto estremo. lo, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose.