Lee Sun-Kyun, morto l’attore di Parasite: “Trovato in un parcheggio”

27 Dic 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Lee Sun-Kyun è scomparso

Il Korea Times stamani ha dato la notizia della morte di Lee Sun-Kyun, noto per aver recitato nel film premio Oscar Parasite. L’attore non stava passando un periodo facile, nei mesi scorsi infatti è stato indagato per l’uso di droghe illegali. Il corpo senza vita dell’artista oggi è stato trovato in un parcheggio di Seul, dopo che la moglie ha chiamato la Polizia dicendo di aver trovato una lettera che sembrava fosse un addio.

“L’uomo è stato trovato privo di sensi in un parcheggio nel centro di Seoul alle 10:30 e la Polizia lo ha successivamente identificato. La polizia aveva precedentemente ricevuto una segnalazione secondo cui l’uomo era uscito di casa dopo aver scritto un biglietto in cui sembrava far intendere che non sarebbe tornato vivo.

Per lui non sono stati mesi facili, visto che è stato sottoposto a tre cicli di interrogatori della polizia per sospetto uso di marijuana e altre droghe illegali a casa di una hostess che lavorava in un bar esclusivo nel distretto di Gangnam a Seoul. L’attore ha affermato di essere stato indotto con l’inganno dalla padrona di casa a prendere i farmaci e di non sapere cosa stava prendendo. La notizia intanto era già circolata, portando l’uomo ad un alto livello di stress. L’attore aveva presentato una richiesta per il test del poligrafo al distretto di polizia incaricato delle indagini, sostenendo la sua innocenza”.

Lee Sun-Kyun trovato senza vita, se ne occupa anche la Rai.

“Morto in circostanze ancora misteriose l’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, 48 anni. È stato trovato privo di sensi accanto a un mucchio di mattoni all’interno di un parcheggio nella capitale Seul. – si legge su Rai News – Sua moglie aveva chiamato la polizia per riferire che l’attore era uscito di casa lasciando dietro di sé quello che sembra essere un biglietto di addio, riferisce l’agenzia di stampa Yonhap. Da ottobre era indagato per uso di droghe illegali, nel contesto di un giro di vite del governo sudcoreano contro gli stupefacenti. La Corea del Sud ha leggi molto severe sulla droga e i crimini ad essa legati sono punibili con almeno sei mesi di prigione o fino a 14 anni per recidivi e spacciatori”.

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