Si chiama Josè Sebastiani il figlio di Amadeus che lo ha aiutato – in maniera indiretta – nello scegliere la rosa dei big che hanno gareggiato al Festival di Sanremo. A dichiararlo è stato proprio il conduttore ospite a Porta A Porta da Bruno Vespa.
“Quest’anno mi sono arrivate 1200 canzoni per i giovani e 500 per i big e le ho ascoltate tutte. Anche più volte l’una. Le ascolto ovunque: in casa, in albergo, in macchina. Quelle definitive generalmente le scelgo in macchina, mi faccio la tratta Milano – Roma, Roma – Milano e le ascolto.
Mi immedesimo in un ascoltatore che dopo Sanremo accende la radio e ascolta la musica. Se la canzone mi conquista e la rimando indietro significa che è giusta, se invece mentre l’ascolto mi distraggo significa che c’è qualcosa che non va. Consumo molta benzina ma ne vale la pena”.
Amadeus ha poi confessato che indirettamente anche i suoi figli lo aiutano nella scelta dei brani.
“Ascolto le canzoni sempre, anche di notte prima di addormentarmi. Se sono in albergo uso le cuffie, a casa le metto a tutto volume. A volte faccio degli esperimenti con mio figlio che ha 14 anni, metto delle canzoni e spio un po’ la sua reazione, a volte mi chiede e si mostra interessato e allora capisco che possono andare”.
Insomma, se Amadeus da quando è il direttore artistico del Festival di Sanremo ha portato all’Ariston tantissimi giovani che hanno a loro volta attirato un pubblico giovane e fatto incetta di vendite è – anche – merito di Josè Sebastiani.
“Il mio primo Festival lo ha vinto Diodato, all’epoca nessuno lo considerava veramente big. Il Sanremo del Covid è stato quello dei Maneskin, è stato il Sanremo della svolta musicale. L’anno scorso, invece, quello della semi-normalità con le mascherine e quest’anno siamo tornati alla normalità”.
Chiara Ferragni ha passato 4 mesi con un coach per la conduzione del Festival https://t.co/qitG3Wkbdo
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