Jean Paul Gaultier parla di Madonna: “Indossava mie imitazioni”

20 Mar 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

jean paul gaultier madonna

Jean Paul Gaultier e Madonna hanno più volte collaborato nel corso degli anni e questa settimana, fra le pagine di Novella 2000, lo stilista ha parlato del suo lavoro e di lei.

“Se l’idea nasce da me o dall’artista che vesto? Ho avuto la fortuna che gli artisti con cui ho collaborato erano tutte persone che io ammiravo. Non solo un rapporto di lavoro, ma una storia d’amore, deve esserci adorazione. Perciò ti dico che lo spunto parte sempre da entrambi”.

 

Jean Paul Gaultier, il ricordo su Madonna

Quando gli è stato chiesto un aneddoto su una popstar con cui ha lavorato, Jean Paul Gaultier ha citato Madonna.

“Non posso non parlarti di Madonna, io ero un suo fan, la ammiravo molto, cantavo le sue canzoni e adoravo anche come si vestiva. Ero stupito dal fatto che fosse americana e si vestisse così bene! Infatti la sua stilista era francese, inoltre lei era di origine italiana. Come l’ho conosciuta? Una volta, alla fine di un concerto, sono andato a cercarla dietro le quinte e le ho detto: invece di copiare i miei corsetti, te li posso fare io su misura per lo spettacolo! Ha amato il fatto che mi sono proposto in un modo se vogliamo aggressivo. È stato un incontro speciale e molto fortunato. Si sente che Madonna viene dall’Italia”.

Lo stilista ha poi confessato che è vero che le ha chiesto di sposarsi. “Sì, è vero, anche se sapevo che avrebbe rifiutato. La mia era una proposta di matrimonio per dimostrarle tutta la mia ammirazione“.

Una storia raccontata da Gaultier anche fra le pagine di FanPage.

“Madonna, a cui chiese addirittura di sposarlo. “Non la volevo davvero come moglie, era un gesto per dimostrarle l’immensità dell’ammirazione che provavo nei suoi confronti“, ha scherzato Gaultier. Quello con la pop star è stato un colpo di fulmine, un’attrazione immediata, lo stilista l’aveva vista cantare Holidays a Top of the Pops e ne è rimasto stregato. “Non potevo credere che fosse americana, si vestiva troppo bene”, ironizza. “Poi ho notato che comprava i miei abiti, così sono andato a un suo concerto a Le Palace di Parigi e le ho detto ‘perché invece di indossare le miei imitazioni non le fai realizzare direttamente a me?’. Ha apprezzato molto questo mio impeto e mi ha chiamato per disegnarle gli abiti del tour del 1990“.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!