Il Quirinale smentisce Pupo: Napolitano non ha mai telefonato a Sanremo per boicottare la sua vittoria

28 Nov 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

quirinale

Le dichiarazioni di Pupo secondo cui avrebbe dovuto vincere il Festival di Sanremo nel 2010 se il Quirinale non si fosse messo fra i piedi hanno fatto il giro del web.

L’ex Presidente Giorgio Napolitano, purtroppo, è venuto a mancare due mesi fa, ma il suo storico portavoce – fra le pagine di AdnKronos – ha categoricamente smentito che lui o qualcuno del suo team abbia chiamato l’Ariston nel 2010 per invertire l’ordine del podio.

“La dichiarazione di Pupo secondo la quale la Rai avrebbe cambiato l’ordine dei vincitori del Festival di Sanremo del 2010 per una telefonata del Quirinale mi ha sorpreso. Per quanto ne sappia io e altri collaboratori del Presidente Napolitano, non era certo lui al telefono. Dubito anche che si sia trattato di qualche altro autorevole consigliere della Presidenza della Repubblica, che nel 2010 si occupava di ben altre questioni. Forse tirare fuori questa notizia oggi – aggiunge è utile per raggranellare un po’ di visibilità e di audience”.

Lo ha sottolineato Giovanni Matteoli, già portavoce del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. In giornata anche Valerio Scanu, fra queste pagine, ha smentito le dichiarazioni del cantante toscano.

“Ricordo benissimo quel giorno come se fosse successo oggi. Mi ricordo la sua reazione, ovvero quando venne da me e mi disse ‘Noi secondi e tu primo!‘ Non era affatto la reazione di uno che già sapeva!”

Secondo quanto dichiarato da Pupo, infatti, il suo brano Italia Amore Mio avrebbe dovuto vincere quell’edizione di Sanremo ma dopo una telefonata da parte del Quirinale i dirigenti Rai avrebbero proposto un “accordo” al cantante toscano “proponendogli il secondo posto”.

“Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica [ai tempi era Giorgio Napolitano, ndr], temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo. Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi. Quella sera si ruppe la chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare. Sabato mattina mi dissero che mi squalificavano e che avrei cantato solo come ospite; risposi che, pur avendo partecipato sei volte, non avevo mai vinto Sanremo. “Mi toglierete la vittoria lunedì mattina, ma io stasera vinco il festival e poi ci vediamo in tribunale”. Pensarono a un accordo, mi proposero secondo, dissi: “Secondo va bene”“.

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