Geppi Cucciari in lacrime dopo la storia di Lucy Salani, la 98enne trans sopravvissuta ai campi di concentramento

Categorie: LGBT

Geppi Cucciari questa sera, in occasione del Giorno della Memoria, ha ospitato in collegamento Lucy Salani.



La donna è un’arzilla nonnetta di 98 anni che quando era giovane venne rinchiusa nel campo di concentramento di Dachau perché omosessuale. Ora Lucy, all’epoca era per tutti semplicemente Luciano, come da lei stessa dichiarato.



Geppi Cucciari si commuove per Lucy Salani

Era il 1944 quando Lucy venne portata nel campo di concentramento. Uscì da lì l’anno successivo, viva per miracolo.

“Prima portavo i cadaveri, poi ho lavorato alla stazione di Monaco dove facevo i binari. Alla fine mi hanno sparato, ma sono sopravvissuta. La mia paura più grande? Di essere viva. Volevamo tutti morire, ma eravamo troppo vivi per poterlo fare perché avevamo paura del dolore, ma avremmo voluto morire tutti. Mi ha aiutato la forza di volontà, la forza del domani, la forza di essere liberata. Quando ero lì ho più volte perso la speranza, dicevo ‘qua ci lascerò il mio cadavere’. […] Come ho vissuto la transessualità negli anni 30? Purtroppo è stato brutto, qualche volta ho preso qualche ceffone e qualche calcio. Non ho mai cambiato il mio nome, tutt’ora mi chiamo Luciano nei documenti. Questo perché lo considero un nome sacro, me lo hanno dato i miei genitori, non posso cambiarlo!”.

A fine collegamento Geppi Cucciari, visibilmente commossa, si è messa a piangere.

Ecco tutta l’intervista:

 

La storia di Lucy Salani è stata raccontata in Rai anche da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno.

Sulla donna è stato fatto anche un documentario: