I funerali di Raffaella Carrà in diretta su Rai Uno hanno paralizzato un paese intero che ha pranzato con l’omelia in sottofondo. Una bara semplicissima, nessun canto in chiesa, pochi discorsi: tutte le direttive date dalla cantante sul letto di morte sono state rispettate.
I funerali si sono tenuti presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli in Piazza del Campidoglio a Roma e dopo la cremazione l’urna farà tappa a San Giovanni Rotondo per poi andare all’Argentario, in Toscana, dove Raffaella passava le vacanze estive nella sua seconda casa.
A svolgere la messa è stato Padre Francesco Dileo che ha avuto modo di sentire Raffaella Carrà anche nei suoi ultimi giorni. “Abbiamo mantenuto contatti telefonici sino a qualche giorno fa” – ha dichiarato durante l’omelia – “Quando Sergio Japino ha detto che ci stava lasciando, il suo addio è stato un fuori programma. Sergio ha detto: “Raffaella è andata in un mondo migliore dove la sua risata e il suo talento risplenderanno”. Raffaella, la più amata dagli italiani non se n’è andata per sempre, si è solo spostata un po’ più in là, per citare una sua canzone“.
Una citazione che ha strappato un sorriso, ciò che aveva proprio richiesto Raffaella Carrà.
A renderle omaggio anche la sindaca di Roma, la sua seconda città.
“Grazie Raffaella, queste semplici parole uniscono tutti noi che siamo qui in chiesa, in piazza del Campidoglio e nelle case” – si legge su FanPage – “Rivolgo un saluto particolare a Sergio, ai nipoti, alla famiglia, allo staff e ai tanti amici. Oggi l’Italia si ferma per rendere onore a una grande donna, icona del nostro Paese e non solo all’interno dei confini nazionali.
Ci sono giornalisti di tanti Paesi. Raffaella ha accompagnato tante trasformazioni nel nostro Paese, le conquiste sociali e culturali. Ognuno di noi ha uno o più ricordi personali legati a Raffaella Carrà, era un’artista poliedrica. Chissà quanti di noi hanno cantato le sue canzoni o l’hanno imitata nei passi di danza, o si sono emozionati quando molto prima dell’arrivo di Internet ha fatto ricongiungere persone che si erano separate.
Parlava a tutti, anche alle persone più semplici. Icona pop, travolgeva tutti con il suo buonumore. Sapeva raccontare le storie più leggere e quelle più drammatiche. Uno straordinario successo dovuto a un talento innato che accompagnava una puntualità e una precisione del lavoro e dello studio.
L’ingrediente segreto era il grande carisma, la capacità di trascinare e coinvolgere tutti coloro che lavoravano con lei o la guardavano in televisione. Tutti possono concordare quantomeno su un aggettivo che la descrive: indimenticabile. Roma era diventata la sua città e noi romani non la dimenticheremo. Ciao Raffaella”.