FreeBritney, on line l’intero audio della testimonianza della Spears: “Come drogata, costretta a prendere litio”

Categorie: Pop

Dopo le prime anticipazioni fornite dai media americani e dalle pagine che sostengono il movimento FreeBritney, poco fa è finito online l’intero audio della deposizione della Spears. La principessa del pop fa un racconto che sembra scritto da Ryan Murphy per American Horror Story. Britney dice di essere stata chiusa in una clinica contro la sua volontà, di essere stata minacciata dal suo stesso team e sostiene anche che le siano state negate per un anno tutte le cure estetiche. La popstar parla anche di medicinali che la facevano sentire come ubriaca e di strani test di dottori. Insomma davvero peggio di quello che pensavano tutti quelli che hanno sempre sostenuto il FreeBritney.



FreeBritney: la verità di Britney Spears.

“Questa conservatorship mi sta facendo molto più male che bene. Io merito di avere una vita. Mi piacerebbe stare con voi al telefono a lungo, perché so che quando metterò giù, sentirò solo dei “no, no, no…”. Mi sento bullizzata, mi sento lasciata fuori e sola. E sono stanca di sentirmi sola. Merito di avere gli stessi diritti che tutti hanno. E tutto quello che voglio dire è grazie per avermi permesso di parlarvi oggi.

Hanno fatto un buon lavoro nello sfruttare la mia vita, quindi sento che dovrebbe essere un’udienza pubblica e dovrebbero ascoltare tutti quello che ho da dire. Sono successe molte cose negli ultimi due anni. Non penso di essere stata ascoltata correttamente quando sono venuta in tribunale l’ultima volta.



Ho il diritto di dire quello che mi hanno fatto. Il mio avvocato mi ha consigliato di non dire nulla al pubblico, ma io voglio farlo. Tutti parlano di me, la mia famiglia rilascia interviste e mi fanno passare per pazza e adesso voglio parlare io. Per la mia sanità giudice deve far finire questa conservatorship. Il legale mi ha detto che dovevo tenere per me certe cose, ma non ce la faccio.

Per 13 anni ho dovuto fare la brava. Ho sempre dovuto essere perfetta in tutto, il mio corpo doveva essere sempre perfetto. Mi era stato consigliato di andare in rehab per salvare la mia immagine, signora giudice non bevo nemmeno alcol, ma dovrei visto quello che ho subito”.



La verità su Domination (il movimento FreeBritney c’aveva visto lungo).

“Dopo il tour del 2018 mi hanno detto che avrei dovuto fare un’altra residenza. Non volevo, perché avevo bisogno di una pausa. Mi è stato detto che dovevo farlo e così ho accettato. Sappiate però che sono stata minacciata di finire per vie legali dal mio stesso team. Così mi sono messa sotto al lavoro per fare tutto al meglio.

provavo le coreografie quattro giorni alla settimana. Metà del tempo in studio di Las Vegas e metà del tempo in uno studio di Westlake. Fondamentalmente stavo dirigendo io la maggior parte dello spettacolo. In realtà ho fatto la maggior parte delle coreografie, il che significa che ho insegnato ai miei ballerini i passi da sola, prendo tutto ciò che faccio molto sul serio. Ci sono tonnellate di video di me alle prove. Ho guidato 16 nuovi ballerini durante le prove.

È divertente ascoltare la versione del mio team. Dicevano che non collaboravo alle prove e che non prendevo le mie medicine. Ma cosa ne sapevano? Le medicine le prendo la mattina con l’infermiera, non nella sala prove con loro! La verità è che tutto è nato da un mio ‘no’. Non volevo fare un certo passo di danza e l’ho fatto presente.

Dopodiché il mio team, i miei ballerini e il mio assistente sono andati tutti in una stanza, hanno chiuso la porta e non sono usciti per almeno 45 minuti. Non sono una schiava, posso dire di no ad un passo? Mi è stato detto dal mio terapeuta di allora, il dottor Benson – che è morto – che il mio manager lo ha chiamato e poi in quel momento e gli ha detto che non stavo collaborando o seguendo le linee guida durante le prove. E ha anche detto che non stavo prendendo le mie medicine.

Questa è la cosa più falsa, perché ho avuto la stessa infermiera per otto anni che mi ha dato le stesse medicine. Poi dopo molte discussioni mi dissero che potevo scegliere se fare lo show Domination o no e io dissi loro che non volevo farlo in quel modo. Quindi è stato cancellato e per me fu una liberazione.

Quindi ricordo di aver detto al mio assistente, ‘sento che torneranno e saranno cattivi con me, mi puniranno’. Tre giorni dopo, dopo aver detto di no a Las Vegas, il mio terapista mi ha fatto sedere in una stanza e ha detto che aveva ricevuto tante telefonate sul fatto che non stavo collaborando alle prove, e che non prendevo le mie medicine. Tutto questo era falso: immediatamente, il giorno dopo, mi hanno dato il litio dal nulla.

Mi hanno tolto le mie normali medicine che prendevo da anni. E il litio è un farmaco molto, molto forte e completamente diverso da quello a cui ero abituata. Puoi diventare mentalmente alterato se ne prendi troppo. Mi obbligavano a prenderlo e mi sentivo costantemente come se fossi ubriaca. Non potevo nemmeno avere una conversazione con mia madre. Ho detto al dottore che ero spaventata, lui mi ha mandato a casa ben sei infermiere per farmi prendere il litio”.

Chiusa in una clinica psichiatrica contro la sua volontà.

“Dopo la storia del litio una signora è venuta a casa mia e mi ha fatto un test psicologico. Tutto questo è durato diverse ore. Dopo che ho ricevuto una telefonata da mio padre, che sostanzialmente diceva che avevo fallito il test: “Mi dispiace, Britney, devi ascoltare i tuoi dottori. Stanno progettando di mandarti in un posto per fare un piccolo programma di riabilitazione. Pagherai $ 60.000 al mese per questo”. Ho pianto al telefono per un’ora e lui ne ha adorato ogni minuto.

Lui adora avere questo tipo di controllo totale su di me. Comunque ho fatto le valigie e sono andata in quella clinica. Lavoravo sette giorni alla settimana, senza giorni di riposo, che in California, l’unica cosa simile a questo si chiama traffico sessuale. Far lavorare chiunque contro la sua volontà, togliergli tutti i suoi averi – carta di credito, contanti, passaporto, telefono – e obbligarlo a stare chiuso è disumano. Non ero sola, stavano con me delle infermiere e la sicurezza 24 ore su 24.

Se non facevo quello che mi chiedevano per 10 ore al giorno, 7 giorni su 7, non potevo vedere i miei figli o il mio ragazzo. Non ho mai avuto voce in capitolo nel mio programma. Mi hanno sempre detto che dovevo farlo. E signora, le dirò, stare seduta su una sedia 10 ore al giorno, sette giorni alla settimana, nella nebbia, non è bello. Mi costringono ancora a vedere un terapista due volte a settimana e uno psichiatra una volta a settimana. Sono la gallina d’oro dei dottori”.

Vietate anche le cure estetiche.

“Non potevo nemmeno farmi i capelli o le unghie, nulla. Mi dicevano che era tutto chiuso per il Covid. Non sono pazza, sapevo che mia madre andava nelle spa. Vedevo le mie domestiche con le unghie fatte”.

La popstar vuole che la conservatorship finisca al più presto.

“Voglio terminare la tutela senza dover sottopormi a perizia psichiatrica scelta da altri. Diversi giudici le terminano a meno che qualcuno della famiglia non obietti. E considerando che la mia famiglia vive sulle mie spalle da 13 anni non sarei sorpresa se si opponessero. Questa tutela è durata abbastanza. Voglio poter possedere i miei soldi, accedervi, voglio che tutto finisca. Voglio salire su un’auto assieme al mio fidanzato in completa libertà”.

FreeBritney: l’audio della deposizione.