Elenoire Ferruzzi risponde a Selvaggia Lucarelli, che aveva contestato la raccolta fondi per aiutarla dopo il ricovero

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Giovedì scorso un amico di Elenoire Ferruzzi ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare la performer a riprendersi dopo 3 mesi di ricovero. Questo gesto ha suscitato non poche polemiche.



“Aiutiamo Elenoire Ferruzzi a risollevarsi. Un anno senza poter lavorare e tre mesi di ospedalizzazione con una lunghissima intubazione e coma farmacologico hanno portato Elenoire a non avere più la sua forza, la sua identità, il suo corpo e la sua incredibile potente energia che ci ha fatto stare così bene con i suoi video e la sua ironia. In ospedale ha rischiato più volte di morire, ma ce l’ha fatta e vogliamo che torni tra di noi più forte di prima. Aiutiamola con tutto il nostro sostegno perché possa ripartire! Le ferite e i traumi hanno bisogno di tempo per essere rimarginate, il suo corpo e la sua mente devono riabituarsi alla vita giorno dopo giorno, ha bisogno di cure, di riabilitazione, di aiuto pratico, psicologico, di un tetto sicuro e di sentire tutto il nostro aiuto!”.



Le perplessità di Selvaggia Lucarelli.

La giudice di Ballando con le Stelle ieri ha pubblicato un post proprio sulla raccolta fondi aperta per Elenoire.

Da tempo assisto con sconcerto alla proliferazione di raccolte fondi per qualunque cosa, spesso a supporto di storie opache, per ragioni discutibili, con scarse informazioni sui veri destinatari e sulle reali condizioni economiche di chi chiede soldi. Oggi qualcuno mi fa notare questa raccolta fondi la cui cifra da raggiungere è 50 000 euro destinata ad aiutare Elenoire Ferruzzi “a risollevarsi”. Ora, per chi non lo sapesse la Ferruzzi ha preso il covid ad aprile ed è stata tre mesi in ospedale, di cui uno in terapia intensiva. Terribile, per carità.

Io stessa quando era guarita le avevo fatto gli auguri in radio. Mi mancavano dei pezzi peró. La Ferruzzi era una di quelle insofferenti alle restrizioni, scriveva (a marzo 2021) che era stanca di essere presa in giro, dava ragione a chi diceva che il virus era un progetto per affossare l’Italia, ma, soprattutto, ha sempre raccontato la sua bella vita. Casa di proprietà che addirittura ristrutturava e quindi cercava un’altra casa in affitto, racconta di avere 20 pellicce vere, mostra foto di chi le fa le pulizie in casa e così via.

Ora, improvvisamente scopri che quelle restrizioni servivano a tutelare pure la gente insofferente come te, finisci in terapia intensiva, per fortuna sopravvivi grazie ai medici ma anche alle migliaia di euro dei soldi dei contribuenti (sapete cosa costa un mese in terapia intensiva?) e chiedi soldi “per risollevarti”!? Elenoire, noi ti abbiamo già pagato le cure, e lo abbiamo fatto nonostante la tua superficialità. Va bene tutto, ma qui le cose sono due: o racconti una vita che non hai e allora lo ammetti, oppure ti vendi due pellicce e ti risollevi con le tue risorse. Anzi, con quelle delle due bestie ammazzate per fatti bella. Oppure ti fai prestare qualcosa dal tuo migliore amico A., che vanta ricchezza a come te. E dai, mi fate pure diventare populista“.

La risposta di Elenoire Ferruzzi.

La performer ha pubblicato il commento di un suo fan, che spiega come Elenoire prima di tutto sia un personaggio con una vita romanzata. E in merito a questo commento la Ferruzzi ha aggiunto: “Ringrazio questo signore che con estrema eleganza e delicatezza ha spiegato la vera situazione“.

Non voglio fare l’avvocato di nessuna delle due, anche perché effettivamente la Ferruzzi ha fatto diversi scivoloni prima del suo ricovero. Una cosa però è certa: se Elenoire avesse avuto ville e decine di pellicce firmate, secondo voi avrebbe accettato di ricondividere una raccolta aperta da un amico? Se lo ha fatto è perché forse di aiuto ne ha bisogno. Non sto dicendo che sia giusto donare o che le critiche siano esagerate, solo che attaccarla dicendo “non ne hai bisogno” secondo me non è del tutto vero.