Donna di 66 anni denuncia tutti i gay del mondo
16 Giu 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Contro la comunità LGBT sono stati fatti appelli su tutti i media, organizzate manifestazioni e raduni più o meno grotteschi, ma mai nessuno si era spinto al punto di Sylvia Ann Driskell. La 66enne americana non si può certo definirà un’alleata LGBT, ma senza ombra di dubbio siamo comunque sempre nei suoi pensieri, visto che è arrivata a denunciare tutti i gay che vivono su questo pianeta.
Sylvia ha querelato tutti gli omosessuali del mondo in nome di Dio. La signora ha presentato una denuncia lunga diverse pagine presso la corte di Omaha, Nebraska. Quella che si è autoproclamata ‘ambasciatrice del Signore e di suo figlio Gesù Cristo’ vuole che un giudice federale renda illegale l’omosessualità e che stabilisca che è un abominio.
“L’omosessualità è un peccato e gli omosessuali sanno di vivere nel peccato, di vivere una vita di omosessualità”, si legge nella delirante e surreale denuncia. “Perché in caso contrario continuano a nascondersi? Ho sessantasei anni e mai avrei pensato di vedere il giorno in cui la nostra Grande Nazione o il nostro Grande Stato del Nebraska sarebbero diventati così conformi alla complicità del comportamento osceno di alcune persone. Chiedo quindi al giudice di opporsi agli omosessuali e di dichiarare la loro pratica un vero abominio”.
La denuncia è stata presentata 5 anni fa, ma la notizia ha iniziato a circolare nuovamente quest’anno grazie a diversi noti portali LGBT americani, tra cui Pinknews.
if i do legally have to declare this because a random lady decided to take it upon herself to sue EVERY GAY PERSON ON EARTH, do i have to specify that according to Legitimate™ God™ Ambassador™ Sylvia Driskell, im also being sued by both god and jesus https://t.co/yS4pusT6cE
— papinocchio (@Rach24601) May 19, 2020
Sadly #SylviaDriskell is abusing the right to sue and failing to recognize she is human is probably senile.
Where is the words to let her understand that #Humanity is better than ignorance and fear. Her lawsuit is abhorrent reminder of said ignorance and fear.— AppelquistP (@AppelquistP) May 19, 2020