Dario Gay, da Sanremo a The Voice Senior: l’amica Bertè non si gira

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Tra i tanti artisti che ieri si sono presentati a The Voice Senior c’è anche Dario Gay. Il cantautore non è esattamente uno sconosciuto, visto che ha vinto numerosi premi ed ha collaborato con personalità importanti del mondo della musica. Nel 1990 l’uomo ha anche partecipato al Festival di Sanremo.



Ieri Dario si è presentato nel programma di Antonella Clerici ed ha cantato ‘Il Mare d’Inverno‘ (qui il video completo dell’esibizione). Gigi D’Alessio e i Ricchi e Poveri si sono girati, mentre la sua amica Loredana Bertè no.

“Lui lo conosco è Dario Gay. Ci conosciamo da tanto, lui cantava. – ha detto Loredana – Sono molto contenta di vederti. Scusa io non mi sono girata, ma questa canzone è speciale. Però è un pezzo che va cantato secondo me un po’ parlando e in maniera intimista. Tu hai messo troppa foga, dovresti mettere meno e questo è il segreto”.



Gay ha anche spiegato come mai si è allontanato dalle scene: “Sono felicissimo di vederti Loredana. Adesso io sono un impiegato comunale. La musica non l’ho abbandonata del tutto. Mi sono un po’ allontanato per seguire cose personali, il mio compagno prima, poi mia madre e mio padre che ha problemi di memoria pesanti. Occupandomi di loro ho fatto cose più in sordina“.

Chi è Dario Gay: da Festivalbar a Sanremo.

“Esordisce nel 1982, al concorso per artisti emergenti “Il Talentiere” (ex “Festival degli sconosciuti”), dove viene notato dai due organizzatori Rita Pavone e Teddy Reno, che lo invitano ad esibirsi al loro tour invernale. La collaborazione con la Pavone continuò anche in seguito, e nel 1990 Dario collaborò con lei nel pezzo Gemma, inserito nel disco Gemma e le altre.

Nel 1985 vince il Premio Rino Gaetano con il brano Oh Dolores!. – si legge su Wikipedia – In quest’occasione inizia la sua collaborazione con Enrico Ruggeri, per il quale scrisse Le luci della sera inserita nell’album La parola ai testimoni.

Nel 1988 esce il suo primo album Nella vita di un artista c’è sempre un disco che ha per titolo il suo nome, scritto insieme a Ruggeri. Al suo interno si trovano Dammi un’emozione, finalista al Festivalbar 1989, e Diamante. Nello stesso anno vince il premio della critica al Premio Rino Gaetano.

Partecipa al Festival di Sanremo 1990 nella sezione Nuove Proposte, arrivando in finale con la canzone Noi che non diciamo mai mai. L’anno seguente è nuovamente in concorso al Festival di Sanremo nella stessa sezione con Sorelle d’Italia. Il testo della canzone, che parla di camionisti e lucciole, provoca scandalo, ma viene apprezzato dalla critica nonostante la sua eliminazione dalla finale”.