Dalla fredda Estonia alla soleggiata California: il viaggio di un designer verso il successo

19 Apr 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 6 minuti

Vitali Zahharov lavora presso il MØDDEN Studio con la qualifica di responsabile del design. Il MØDDEN è uno studio di design innovativo con sede a Los Angeles. Vitali ha collaborato con grandi clienti fra cui Royal Caribbean, Toshiba, JLL, Huawei, Oracle, solo per citarne alcuni. Ha inoltre aiutato molte aziende a guadagnare, in totale, più di un milione di dollari.

Si è fatto intervistare da noi e abbiamo approfondito con lui come si diventa designer di successo, quali sono gli step da seguire e come affrontare lo stress sul lavoro. Ecco intervista.

Buongiorno Vitali può presentarsi e raccontarci qualcosa di lei?

Buongiorno, mi chiamo Vitali Zahharov. Sono nato e cresciuto in Estonia. L’Estonia è un piccolo Paese sito nel Nord Europa. Viene spesso soprannominata la “Silicon Valley d’Europa” per l’abbondanza di start up in un’area così circoscritta. Ho iniziato dedicarmi alla progettazione verso il 2015: nella mia carriera ho avuto il piacere di lavorare con aziende come Toshiba, Huawei, UFC, Royal Caribbean, Oracle, Clarifai, Samsung, TaxAct, Legrand, JLL e Universal.

Come si svolge la sua routine quotidiana?
Nell’azienda in cui lavoro attualmente, i compiti sono ben definiti per ognuno: questo implica il fatto che ogni persona sa esattamente cosa deve fare e il motivo per cui lo fa. Per quello che mi riguarda, amo molto lavorare in un team in cui ognuno ha ruoli specifici. In questo modo, un insieme di specialisti è focalizzato alla realizzazione di un prodotto di qualità e lo realizza più velocemente rispetto a quando si lavora da soli. Quando si è soli ogni errore o problematica, anche piccola, crea molto stress. Per quanto riguarda me e il mio lavoro, sono responsabile solo della parte visiva: che si tratti dell’interfaccia, dell’icona o dell’applicazione. Cerco di essere organizzato, ma a volte le riunioni con i clienti mi portano via molto tempo.

Ci parli di qualche progetto importante a cui ha partecipato.
Ho partecipato a molti progetti interessanti, grossi e variegati con diverse aziende. Abbiamo gestito progetti che andavano da 100.000 dollari a diversi milioni di dollari (e oltre). In realtà, non fa differenza il costo del progetto, quello che conta è solo il risultato. Cerco di fare del mio meglio in ogni progetto, che gestisco. Ad esempio, il più recente a cui ho lavorato è stato per una società d’intelligenza artificiale chiamata Clarifai. Ho lavorato come senior e lead designer per diversi progetti interni, tra cui il nuovo marchio. Ho contribuito a raccogliere 60 milioni di dollari in Serie C per la startup. È stato un grande affare per tutti. Ero responsabile di tutti i social, del marketing e ho anche riprogettato l’intero nuovo sito web fin dall’inizio. È stato un processo laborioso e il progetto ha richiesto costantemente tutta la mia dedizione: penso mi siano addirittura venuti i capelli bianchi alla fine di questo lavoro. Sono molto soddisfatto dei risultati!

Mi dica, come riesce a gestire lo stress di un lavoro così impegnativo?

Effettivamente non è facile. Cerchiamo sempre di organizzare eventi con la squadra di lavoro, in modo che le persone possano prendersi una pausa dal lavoro e rilassarsi un po’. Ci aiuta davvero a distrarci dal duro lavoro. Il mio suggerimento è di non saltare le piccole pause per il pranzo o per uno spuntino durante il lavoro, perché non è consigliabile stare continuamente seduti davanti a un computer. È particolarmente difficile quando si consegna un progetto, il minimo errore può portare al fallimento e deludere il cliente riguardo alla nostra professionalità.

Ha citato far le varie aziende anche Syn, Samsung, Oracle e Huawei. Si tratta di marchi molto noti a livello mondiale, quanto sono esigenti?
Sono tutti molto esigenti sul prodotto finale, come qualsiasi altro grande marchio.Anche i consumatori hanno grandi pretese sulla qualità del marchio, quindi è un circolo vizioso.In realtà, non sono ancora arrivate lamentele da parte dei clienti e spero che non ne arriveranno. Probabilmente, questo è un indicatore del fatto che stiamo facendo le cose bene. Per esempio, c’è stato un caso in cui ho lavorato come art director a Singapore e abbiamo realizzato un’esperienza digitale completamente nuova per un’azienda chiamata Legrand. Legrand è un marchio molto conosciuto in Europa e nel mondo. Eravamo molto orgogliosi che fosse diventato un nostro partner a lungo termine. Il fatto è che lui esaminava ogni pagina e controllava ogni rientranza, verificando che gli elementi fossero posizionati correttamente. Tutto doveva essere esattamente come era stato fatto dai designer. In altre parole, si preoccupava di come sarebbe stato il risultato. A volte potrebbe sembrare eccessivo, ma di contro non possiamo dare alcun divieto al cliente. Sono stato coinvolto in questo progetto come direttore creativo e ho contribuito allo sviluppo del marchio.

Ha un progetto preferito?
Mi piace tutto quello che ho fatto: dall’applicazione per Royal Caribbean, a un sito web per gli boutique Naumi di Singapore, a una piattaforma per i musicisti e i loro mentori per Universal Music Group. L’ultimo lavoro è stato di vitale importanza per me.Per fortuna siamo riusciti a gestire perfettamente il team.C’è stato anche un progetto straordinario per un miliardario e la sua azienda: C3.ai. Abbiamo realizzato prodotti, che definisco straordinari, per Oracle e Sun Microsystems, ma purtroppo non posso parlarne per il patto di riservatezza che ho firmato con loro. Potrei citare altre aziende come Sothbey’s, JLL, CPK, PureStorage, TaxAct, Toshiba.

Mi dica, qual è il suo successo e come ci è arrivato?
Forse non c’è un segreto. Bisogna solo trovare qualcosa che dia veramente piacere nel farlo. Probabilmente è il segreto più importante che ho. Ho incontrato molte persone che si sono sempre lamentate di non avere un posto dove crescere e di essere sempre insoddisfatte della loro professione e del loro lavoro. Io credo che ci sia sempre un posto dove lottare e che si possa trovare il modo di auto svilupparsi. Spero che ci siano ancora molti progetti interessanti da realizzare. Ora non sono ancora pronto a fermarmi.

Come trascorre il suo tempo libero?

Mi piace vedere dei bei film, praticare sport e anche fare semplici passeggiate all’aria aperta, che mi tirano su per tutta la giornata. Inoltre, amo viaggiare e scoprire nuovi paesi e la loro cultura.
Non riesco a stare a casa per molto tempo: ho bisogno di essere sempre in movimento, di partecipare a eventi interessanti quando non sono impegnato con il lavoro. Questi momenti così “astratti” mi aiutano poi a stabilire un ritmo di lavoro e mi danno più energia per le azioni successive che devo fare.

Il portfolio di Vitali – www.vitali.work

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