Bambola Star ricorda Natasha Simonini, ma Il Tirreno commette una gaffe scrivendo il deadname

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Bambola Star questa mattina è arrivata a Viareggio, in Toscana, dove si sono tenuti i funerali in forma privata di Natasha Simonini morta due giorni fa in seguito a delle complicanze dovute al Covid.



“Era una ragazza dolce ed era anche molto simpatica”. – Ha confessato al quotidiano Il Tirreno Moana Kaxinawa, nota ai più con lo pseudonimo di Bambola Star – “Ecco perché quando io organizzavo le mie feste al Priscilla Caffè – che erano aperte a qualunque genere di pubblico – la mettevo sempre in prima fila. Natasha aveva tanti sogni: sognava una vita tranquilla ed un futuro bello. Saluterò questa amica guerriera che aveva vissuto lontana dal suo paese d’origine e che aveva molti sogni”.

Natasha Simonini, che aveva la doppia nazionalità perché i suoi nonni erano italiani, viveva da tempo in Toscana ed è proprio lì che ha iniziato le cure per combattere un tumore piuttosto aggressivo che le era stato diagnosticato allo stomaco. Purtroppo il CoronaVirus ha peggiorato il suo quadro clinico già precario e non ce l’ha fatta. Aveva 35 anni.



A ricordarla anche Regina Satariano, la proprietaria del Priscilla Caffè.

“Ci siamo conosciute diverso tempo fa al mio locale, veniva spessissimo ed era sempre sorridente. Adesso viveva in un appartamento al Campo d’Aviazione a Viareggio con tre amiche, che si sono sempre prese cura di lei”.



Purtroppo il quotidiano Il Tirreno è inciampato in una gaffe, sottolineando come all’ospedale della Versilia, a Viareggio, il nome di Natasha Simonini sia stato inserito nella lista dei decessi per Covid con il deadname, ovvero quello di nascita. La burocrazia, in questi casi, è davvero insensibile.