Autore di Ciao Darwin svela un retroscena sulla puntata Gay Pride vs Family Day

08 Giu 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

autore ciao darwin

La puntata di Ciao Darwin che ha visto sfidarsi la squadra del Gay Pride contro quella del Family Day è ad oggi una delle più famose del programma complice soprattutto la prova della Macchina Del Tempo. Ospite del podcast Stazione Sentimento l’autore Andrea Arinci (pure professore all’Università LUISS di Roma), ha raccontato un retroscena che riguarda proprio quella puntata.

La puntata in questione è stata trasmessa nell’edizione del 2019 (e subito replicata nel 2020 in pieno periodo lockdown), ma l’idea di farla risaliva a ben tre anni prima, quando in Parlamento si dibatteva la legge sulle Unioni Civili.

“Io nel 2016 ho fatto il mio primo Ciao Darwin e durante una riunione stavamo scegliendo le categorie che si sarebbero dovute sfidare in quell’edizione” – ha dichiarato l’autore – “Si propone la sfida fra Gay Pride e Family Day. Era l’anno delle scese in piazza su questo tema, dei diritti, era l’anno della Cirinnà. Si pensava alle Unioni Civili ma non eravamo ancora arrivati alla legge. Era l’anno delle piazze, le piazze violente, le piazze forti. E noi, secondo l’idea di qualcuno, avremmo dovuto creare un prodotto televisivo su questo ovvero mettere a Ciao Darwin la piazza. Io ero molto gasato, ma la coscienza di Paolo ha fatto mettere un freno a questa cosa, per fortuna. Ci disse ‘bello, funziona, ma ho paura che in molti non capirebbero il nostro messaggio che è quello darwiniano, ovvero: uniamo le differenze’. Ho paura che questo possa nuocere al lavoro che si sta facendo in parlamento e nelle piazze. Così abbiamo congelato questa idea. Nel 2019 abbiamo pensato che i tempi fossero maturi, la Cirinnà era passata, il clima si era disteso e abbiamo fatto la puntata che è stata come doveva essere: molto divertente”.

Ecco il video:

Paolo Bonolis, durante quella puntata, fece un bel discorso:

“Certe volte delle domande me le faccio pure io. Qui stiamo parlando di amore nei confronti dei bambini, che hanno diritto all’amore. Che può prevenire da un uomo e una donna, ci mancherebbe, ma mi domando: perché quell’amore non può provenire da due uomini o da due donne e invece può esse dato da sette suore. Questa è una domanda che mi faccio. Perché no. Perché? Che importanza ha se sono due uomini con un bambino, o un uomo e una donna, o due donne? Non so chi sia in grado di decidere come sia giusto amare“.

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