Il caso di Andrea Bossi, la ricostruzione di Michele Caglioni che accusa Douglas Carolo

Il caso di Andrea Bossi ha sconvolto l’opinione pubblica e degli aggiornamenti ne hanno parlato anche nella puntata odierna de La Vita in Diretta. Il ragazzo, apertamente gay, sarebbe infatti stato ucciso da un suo coetaneo con un unico colpo mortale alla gola. I due indiziati sarebbero Douglas Carolo e Michele Caglioni che sono stati incarcerati in attesa della fine delle indagini in previsione del processo.

“Andrea Bossi sarebbe stato ucciso per 2000 euro fra soldi in contanti, prelievi all’ATM e gioielli“, le parole di Alberto Matano, che ha subito dato parola alla giornalista.

“Douglas e Michele si dichiarano estranei all’omicidio” – raccontano nel servizio – “ma solo Michele collabora. Proprio Michele ha raccontato che quella sera Douglas gli ha chiesto di accompagnarlo in monopattino a una festa e di aspettarlo giù. Alle 23.45 gli avrebbe chiesto di salire perché aveva bisogno di aiuto, ma di non entrare. Michele però da fuori avrebbe visto il corpo di Andrea. ‘Ora sei coinvolto anche tu’ gli avrebbe detto Douglas, minacciandolo di fargli la stessa fine se non lo avesse assecondato. E dunque rubano, prendono i soldi e i gioielli. Michele teme quelle minacce e per questo lo avrebbe seguito anche al bancomat dove sarebbe stato costretto a prelevare con la carta della vittima. Michele ha poi raccontato che alle 4 del mattino sarebbe stato costretto a indossare la felpa di Douglas e a svuotare il conto corrente di Andrea prelevando dal bancomat. Poi sarebbero andati insieme da un amico, un ragazzo ignaro, dove avrebbero nascosto parte della refurtiva”.

Andrea Bossi “ucciso per 2000 euro”

Michele Caglioni ha collaborato con la giustizia accusando Douglas Carolo che invece si dichiara innocente

“Da quello che è trapelato sembrerebbe che Douglas era intento a fuggire, motivo per cui gli inquirenti hanno dato una velocizzata alle indagini e hanno arrestato i ragazzi” – ha continuato la giornalista – “Lui se ne sarebbe voluto andare in Svizzera”.

Il caso di Andrea Bossi, ragazzo queer di Cairate https://t.co/pZvrafcskv

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