Ambra Angiolini, la separazione da Renga: l’uomo famoso che l’ha aiutata

17 Apr 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Ambra Angiolini parole su Renga

Francesco Renga e Ambra Angiolini sono stati insieme dal 2004 al 2015 ed hanno avuto due figli, Jolanda e Leonardo, poi è arrivata la separazione e non è stata facile. L’attrice ha parlato della rottura con l’ex compagno in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Ambra Angiolini ha rivelato che chiudere con Renga è stato come un lutto e che Michele Placido l’ha aiutata moltissimo con il ruolo nel film Sette Minuti. Recitare in quel film per l’artista è stato quasi terapeutico.

“Durante la separazione da Francesco, un lutto vero, fu soprattutto Michele Placido a offrirmi la chiave: nel suo film Sette minuti ho potuto far vivere la mia rabbia. Sono fiera di quel personaggio, che ha la faccia disperata che avevo in quel periodo: per il nervoso mi venivano continui sfoghi cutanei”.

Non solo la fine della relazione con Renga, la giudice di X Factor ha parlato anche della sua vicinanza alla comunità LGBTQ: “È la mia famiglia: non mi piace etichettare, ma nel tempo ho trovato lì i miei affetti più importanti. All’inizio ero piccola: parlavamo d’amore e mi sembrava normale. Poi ho iniziato a lavorare al Mario Mieli e ho visto i ragazzi rifiutati dalle famiglie, soli, senza una casa. Amare una persona non può costringerti all’esilio. In un modo molto diverso anch’io ho dovuto spesso scontrarmi col conformismo. L’omofobia non ha senso: è la cattiveria ad essere contro natura, è l’essere accaniti contro chi è felice che è sbagliato. Trovare il mostro quando il mostro non c’è è una forma di perversione. Detto questo faccio fatica con slogan e polemiche, così come vedo dei rischi in certe strumentalizzazioni della body positivity“.

Ambra Angiolini madrina del Torino Gay & Lesbian Festival del 2014.

In occasione del Torino Gay & Lesbian Festival del 2014 Ambra ha espresso ancora una volta la sua vicinanza alla comunità LGBTQ: “Quella LGBTQ è una comunità che ha il mio stesso spirito, vive la realtà in maniera molto profonda, ma sanno avere anche una bella leggerezza, una gioia di vivere che non vuol dire superficialità. I miei amici gay mi hanno dato molta fiducia nella possibilità di evolvermi, questa voglia di stare a guardare mica ce l’hanno tutti, bisogna essere lucidi e lasciarsi sorprendere. Quindi devo molto a tutti loro e sarò sempre grata“.

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