Alessandro Cattelan verso Sanremo 2025, ma non sarebbe il solo: il metodo badante della Rai

17 Mar 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

alessandro cattelan

Alessandro Cattelan verso il Festival di Sanremo: è (quasi?) fatta. Il suo nome sarebbe infatti in pole position per il post Amadeus ma con tutti i punti interrogativi del caso. A parlare è stato Giuseppe Candela su Dagospia scrivendo che “il conduttore piace molto al futuro amministratore delegato”.

Il prossimo Festival di Sanremo “sarà organizzato da una Rai ancora più a destra” e il dg Giampaolo Rossi si augurerebbe “la divisione dei ruoli fra direttore artistico e conduttore”, questo per “avere un maggiore controllo sulla kermesse”. Insomma, se nell’ultimo lustro è stato Amadeus a occuparsi della conduzione e della direzione artistica, il prossimo anno il ruolo potrebbe essere diviso.

Alessandro Cattelan e il “metodo badante” della Rai

Il nome di Alessandro Cattelan è però poco conosciuto al grande pubblico e per questo “non convince Rai Pubblicità”. A tal proposito “si starebbe lavorando a quella che a Viale Mazzini chiamano metodo badante”. Ovvero?

“Se per il singolo il confronto con il passato peserebbe troppo, ai piani alti immaginano alla guida un gruppo di conduttori (partendo da Cattelan), un modo per dividersi le responsabilità, approfittando di una ricorrenza ‘tonda’: i 75 anni di storia del Festival”.

Un Festival di Sanremo condotto da un gruppo di presentatori e organizzato da un direttore artistico esterno?

Amadeus rinnova con la Rai?

Candela ha poi aggiunto:

“E Amadeus? La Rai non può perdere il suo uomo di punta e non può replicare un caso Fazio. Per gli ascolti record, per i tanti titoli di successo, per la quantità di pubblicità che garantisce. Questo principio sembra essere chiaro ai vertici dell’azienda ma la questione rinnovo non sarebbe di facile soluzione, non solo perché, come immaginabile, Amadeus ha molto mercato fuori da Viale Mazzini, ma perché il conduttore si ritrova “ostaggio politico”, letteralmente dei casini politici in corso dentro e fuori l’azienda, con un Cda in scadenza e uno scontro negato ma noto a tutti tra Roberto Sergio e Giampaolo Rossi”.

 

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